
Carbonio e Ossigeno (CO2) Elementi di Vita sul Pianeta
clicca sul video per seguire la Conferenza sul Clima che dimostra come i modelli IPCC non siano attendibili per prevedere il futuro del pianeta.
Conferenza sul Clima e sui modelli IPCC tenuta dal Prof. Nicola Scafetta e dal Prof. Alberto Prestininzi
Notizie dal Mondo – Mentre milioni di giovani seguono l’influencer attualmente più famosa al mondo, Greta Thunberg scienziati di tutto il mondo sono costretti a seguire modelli di studio e prevenzione che non sono adeguati. L’informazione così diventa non vera e confusionaria.
Finché “la notizia” siano i giovani che manifestano convinti di un motivo di alto valore, seppur non corrispondente alla realtà, possiamo esserne favorevoli e darne più o meno un giudizio. Tra la gente qualcuno dice: ”l’importante è che questi giovani si interessino dell’ambiente” – e in un certo senso su questo siamo tutti d’accordo. Ma quando si riuniscono 500 scienziati per dichiarare alle Nazioni Unite (Dichiarazione Europea sul Clima) che i modelli di divulgazione generale sul clima su cui si basa attualmente la politica internazionale sono inadeguati, allora questa notizia non solo ci sconvolge, ma ci dovrebbe far riflettere.
Per questo motivo abbiamo seguito e ripreso un’importante Conferenza sul tema dei “Cambiamenti Climatici e Modelli IPCC” tenuta dal Prof. Nicola Scafetta (Professore associato in Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera presso Università di Napoli Federico II, membro dell’ACRIM Active Cavity Radiometer Irradiance Monitor, centro mondiale di studio dell’irradianza solare associato alla NASA) nella quale dimostra come non vi è alcuna relazione tra CO2 e cambiamento climatico, e come i modelli IPCC finora ritenuti ufficiali e seguiti come riferimento, non siano attendibili a prevedere le sorti del pianeta. Quei dati per la quale siamo tutti convinti che il pianeta stia morendo, i ghiacciai si stiano sciogliendo e che il clima stia cambiando.
Una conferenza supportata da dati scientifici che ne dimostrano la validità di quanto affrontato dallo scienziato. Nel suo intervento, mostra le analisi effettuate con i modelli IPCC incapaci di riprodurre l’unico dato certo sulla quale la scienza può fare affidamento: le informazioni registrate nel passato.
Il prof. Scafetta, inoltre nell’intervista, mostra dati importanti che dichiarano come la terra con l’aumento di CO2 sia diventata più verde, più viva.

La Conferenza è tenuta anche dal Prof. Alberto Prestininzi, Professore Ordinario di Rischi Geologici al corso di laurea magistrale di Geologia Applicata all’Ingegneria, presso l’Università La Sapienza di Roma, nonché ambasciatore della Dichiarazione europea sul clima.
IL FUTURO SI COSTRUISCE CON LA CONSAPEVOLEZZA
Un atto apparentemente rivoluzionario e benevolo, quello di manifestare per “salvare il pianeta”, tant’è che il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha giustificato le assenze scolastiche se quest’ultime sono motivate dallo sciopero sul clima.
Lodevole la spinta emotiva, ma per prendersi cura della terra e del proprio futuro l’unica strada che la scuola ha il dovere di percorrere è quella di spiegare che il futuro si costruisce con la conoscenza.
Le istituzioni scolastiche, ad ogni livello, hanno il compito di educare e formare gli alunni al “dubbio per ricercare e riflettere”, sviluppare logiche e ragionamenti che portano a comprende ciò che accade intorno a noi e ciò che causa un effetto, una conseguenza. La scuola dovrebbe aprire ai giovani sia la mente che gli occhi alla miriadi di variabili che compongono una soluzione o un accadimento.
Molto probabilmente questa giornata sarebbe stata più costruttiva se tutte le scuole, al contrario, avessero concordato una lezione comune facendo trovare sui banchi di scuola una piantina o un fiore così da attuare la Rivoluzione della cultura: 27 settembre 2019 “Giornata Mondiale della fotosintesi clorofilliana”.
LA LEZIONE DI OGGI AI GIOVANI
Ripassiamo insieme, come in una lezione elementare, quale sia l’alimento di Vita delle piante, se si vuol salvare il pianeta. Le piante utilizzano l’anidride carbonica (CO2) che assorbono dall’aria, l’acqua (H2O) che assorbono dalle radici e la luce che assorbono dal sole per produrre glucosio (il loro nutrimento) e ossigeno (il nostro nutrimento). Una simbiosi necessaria tra l’uomo e la natura. In maniera inversa, anche noi respirando attiviamo lo stesso meccanismo. Siamo in 7,5 miliardi sul pianeta, abbiamo bisogno di ossigeno per vivere ed emettiamo CO2.
A parlare di CO2 in una scorsa puntata di “Notizie dal Mondo” è stato il Prof. Alberto Prestininzi che, intervistato proprio sul Cambiamento Climatico, ha affermato: “Il problema sono gli inquinanti, non la CO2. La CO2 è il gas che partendo dalla fotosintesi genera la vita.”
Il Professore continua poi in un’intervista rilasciata ad Atlantico (Rivista di analisi politica, economica e geopolitica): “non è la presenza di CO2 che dobbiamo combattere, ma l’inquinamento (emissioni tossiche, plastica, rifiuti, etc). La CO2 è un gas verde, è il gas della vita dal quale ogni singolo uomo trae i suoi alimenti.”
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E visto che di scuola si sta parlando, nei banchi sarebbe stato motivo di accrescimento culturale anche la lettura di “Carbonio” opera edita da Primo Levi nel 1975 e parte di una raccolta, Il sistema periodico, ispirati agli elementi presenti nella tavola periodica di Mendeleev.
Anche Primo Levi narra del miracoloso atomo di Carbonio per la vita su questa terra, con queste parole:
“Al carbonio, elemento della vita, era rivolto il mio primo sogno letterario, insistentemente sognato in un’ora e in un luogo nei quali la mia vita non valeva molto: ecco, volevo raccontare la storia di un atomo di carbonio. è lecito parlare di un “certo” atomo di carbonio? Per il chimico esiste qualche dubbio, perché non si conoscono fino ad oggi (1970) tecniche che consentano di vedere, o comunque isolare, un singolo atomo; nessun dubbio esiste per il narratore, il quale pertanto si dispone a narrare […] Il carbonio è, infatti, un elemento singolare: è il solo che sappia legarsi con se stesso in lunghe catene stabili senza grande spesa di energia, ed alla vita sulla Terra occorrono appunto lunghe catene. […] Perciò il carbonio è l’elemento chiave della sostanza vivente: ma la sua promozione, il suo ingresso nel mondo vivo, non è agevole e deve seguire un cammino obbligato, intricato. […] Se l’organicazione del carbonio non si svolgesse quotidianamente attorno a noi, sulla scala dei miliardi di tonnellate la settimana, dovunque affiori il verde di una foglia, le spetterebbe di pieno diritto il nome di miracolo.
CLICCA QUI PER VEDERE LA LETTURA SCENICA DI “CARBONIO” INTERPRETATA DALL’ATTORE DOMENICO GALASSO
A questo punto, perché alimentare nei giovani convinzioni così lontane dalla conoscenza miscelando alla CO2 sia l’inquinamento che il cambiamento climatico? Cosa dicono gli scienziati, gli unici che possano fornirci indicazioni utili su queste 3 questioni ben distinte di cui non vi è dimostrazione di una correlazione diretta tra di loro?
DICHIARAZIONE EUROPEA SUL CLIMA
500 scienziati di 13 Paesi affermano che non c’è urgenza né crisi climatica ed inviano all’ONU una dichiarazione per fermare questo vortice di informazioni errate, o meglio dire “non correttamente interpretate”.
La lettera (clicca qui per la versione integrale) dichiara:
“I modelli di divulgazione generale sul clima su cui si basa attualmente la politica internazionale sono inadeguati. È pertanto crudele nonché imprudente sostenere la perdita di trilioni di dollari sulla base dei risultati di modelli così imperfetti. Le attuali politiche climatiche indeboliscono inutilmente il sistema economico, mettendo a rischio la vita nei Paesi a cui è negato l’accesso all’elettricità permanente a basso costo.”
Ed il Prof. Prestininzi, ambasciatore per l’Italia della Dichiarazione Europea sul clima, in un’intervista alla stampa incalza: “non esiste alcun modello, e facciamo riferimento a quelli prodotti dall’IPCC, che dimostri come l’aumento di CO2 in atmosfera porti ad aumenti di temperatura come quelli ipotizzati. Tali modelli presentano proiezioni che, a partire dagli anni ’80 utilizzano delle forzanti che portano a valori per il futuro non realistici […] questi modelli sono incapaci di simulare ciò che è avvenuto negli ultimi 5.000 anni, quando le forti variazioni di temperatura sono state registrate con bassi valori di CO2.”
Continuate a seguirci per essere sempre aggiornati dal mondo della scienza.
CV e Pubblicazioni Prof. Nicola Scafetta
CV e Pubblicazioni Prof. Alberto Prestininzi
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