
Razzismo e Globalizzazione. La paura del diverso.
In questi giorni non riusciamo proprio a toglierci dalla testa le orrende immagini di un ragazzo che, in tutta sfrontatezza, cucina in strada un gatto per mangiarlo. Nella serenità di una consuetudine culturale, appunto, il ragazzo non si è fatto scrupolo di essere in Italia, magari di toccare la sensibilità di qualche passante. Senza voler in nessun modo polemizzare sul caso, visto che oggi la nostra cultura popolare ci vieta di usare termini “di colore” o “sbiancanti” rischiando, come il caso di alcune aziende di gelati al cioccolato o di prodotti cosmetici, di essere additati per razzisti, ma una riflessione sul comportamento umano e sulle sue reazioni sento di doverla fare. Ovviamente per il bene di tutti e per riuscire a trovare la chiave per una più serena convivenza tra persone in una società civile.
La diversità è sicuramente un valore che ci rende unici sulla Terra ed è per questo motivo che l’omologazione, il renderci tutti uguali, fa scaturire una reazione di autodifesa. Ogni volta che pensiamo che una cultura possa essere modificata o possa modificare l’altro, si alimenta l’odio. Ascoltiamo dunque le parole della Dottoressa Udina per capire infondo cosa accade ogni volta che incontriamo un “diverso da noi”.
(visita anche il sito professionale della Dott.ssa Luciana Udina www.lucianaudinapsicologa.com)
Foto di copertina ©GiuseppePeluzzi