PARLAMI – Cortometraggio
PARLAMI è un Corto Cinematografico realizzato e prodotto dalla JMOTION Adv con la regia di Giuseppe Peluzzi. Ispirato a fatti e persone reali con problematiche legate alla sfera psichiatrica. Una comunicazione non verbale del disagio nell’agio.
Il corto Parlami concorrerà in vari premi del settore cinematografico nazionale e internazionale e la sua proiezione per ora, avverrà solo in contesti attigui, come sale cinematografiche, teatri, eventi istituzionali, festival tematici ed altri eventi vari.
Il regista Giuseppe Peluzzi ha presentato il soggetto al dott. Ugo Trevale, presidente dell’Associazione Transumanza Artistica e insieme, hanno costruito una sceneggiatura intensa e poetica, che prende spunto dalle storie di tante persone che vivono il disagio comunicativo fra genitori e figli con problematiche legate alla sfera psichiatrica.
“” L’Anima muta soffre nelle barriere della disabilità “”
La messa in scena del corto Parlami, è stata affidata a due meravigliosi attori abruzzesi: Icks Borea e Nicola Liberato. Il risultato ottenuto è una palpabile emozione comunicativa. A loro si è aggiunto nelle scene, il pittore campano Alfredo Troise.
La colonna sonora è stata scritta, parole e musica da Ugo Trevale con il brano omonimo “Parlami”, una bellissima ballata poi arrangiata, cantata e suonata dal Gruppo Transumante, una formazione abruzzese nata da laboratori musicali che punta il suo repertorio sulla musica popolare delle tradizioni meridionali italiche.
La produzione è della JMOTION Agenzia di Comunicazione di Pescara (www.jmotion.it) con la parte esecutiva della JMOTION Film Production ( www.jmotionfilmproduction.it). La fotografia e l’Editing è stata affidata a Lidia Di Blasio, professionista del settore comunicativo audiovisivo. Le foto di scena sono di Tiziano Ciccone.
SINOSSI
Padre e Figlio si incontrano in una stanza. Il Padre è desideroso di intraprendere un dialogo ma il figlio, affetto da disturbi psichiatrici, ha eretto un muro fra sé e il mondo. Un giradischi viene azionato dal Padre e un vecchio vinile emette un fruscio elettrostatico incipit di un ballo comunicativo ipnotico pieno di emozioni. Il Padre cercherà in ogni modo, con sguardi e particolari gesti, di entrare nella sfera comunicativa del Figlio, usando dei piccoli foglietti bianchi, cercando un contatto attraverso dei messaggi scritti a mano. Il Figlio, inizialmente restio, pian piano accetta questa forma di “contatto” e darà inizio ad un dialogo forte e intenso, la stanza sarà riempita dal loro universo interiore. La disabilità comincia a essere meno limitante per il Figlio che inizia ad aprirsi. Mentre i due trovano contatti e gesti che raccontano un’intera vita, nella stanza appare un’altra scena, inizialmente in semi luce si nota un artista, un pittore intento a creare un’opera su una tela. Padre e Figlio entrano in un mondo diverso, il dettaglio della tela si fa cielo e stanza allo stesso momento e in quell’istante, si svela l’opera simbolo di tutto il racconto: il pittore ha dipinto un SOLE che RINASCE e i raggi del sole entrano nella stanza inondano di luce il quadro.
Crediti:
Regia e Soggetto: Giuseppe Peluzzi
Sceneggiatura: Ugo Trevale e Giuseppe Peluzzi
Video Editing e Fotografia: Lidia Di Blasio
Attori: Icks Borea e Nicola Liberato
con la partecipazione del pittore Alfredo Troise
Colonna Sonora: Gruppo Transumante
Un grazie particolare a
– D’Amico Arredamenti – Casoli (Ch)
per la location e l’arredamento dell’agio
– dott.essa Erika Scala per la logistica
Progetto della Transumanza Artistica
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