
La Steadicam inventata da Garrett Brown
La Steadicam, inventata da Garrett Brown, ha giocato un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera inquietante e la sensazione di tensione in “Shining“. La sua fluidità ha permesso riprese in movimento senza scossoni, come nella famosa sequenza del labirinto e in quelle dei corridoi dell’Overlook Hotel.
E’ il mondo magico della cinematografia che ci spinge a sognare. E’ quella curiosità, a volte esasperata, a far ardere quella passione del CINEMA e della sua evoluzione. Molte volte, fin da bambino sognavo di far parte di questo mondo, di carpirne i segreti e di sognare insieme ai segreti. Si, perché sono un sognatore e non me ne vergogno, con una delle pochissime convinzioni che ho: “un vero sognatore è colui che realizza il suo sogno”. Ora voglio raccontarvi una storia. Una di quelle storie che ci fanno capire che la passione e la volontà di realizzare un progetto, oltre ad un pizzico di pazzia, possono smuovere il MONDO intero. A tutto questo ci aggiungo anche un inquieto gusto di essere un po’ “bambini”, per giocare con entusiasmo al gioco che hai fra le mani! E questo gioco per Garrett Brown è stata la StEadicam, o meglio, all’inizio non aveva un nome! E già, questo super strumento che viene utilizzato nel Cinema è stato inventato proprio da Garrett, sudato e voluto!
Cosa è la Steadicam: È un sistema di stabilizzazione della camera che unisce le possibilità e la stabilità del carrello alla libertà di movimento di una camera a spalla. Ma non entrerò nella tecnica di ripresa, magari, in fondo a questo articolo vi lascio una buona documentazione su come Garrett Brown ha lavorato con la Steadicam, che è stata utilizzata per la prima volta nel film di Hal Ashby, “Questa terra è la mia terra (1976)”, e poi su tantissimi altri film come “Rocky (1976)” nelle celebri sequenze di quando Balboa si allenava correndo e appunto nel film “Shining (1980)” di Stanley Kubrick. Garrett Brown ha anche inventato la skycam (per le partite di calcio), la divecam (che segue i subacquei olimpici) e la mobycam (fotocamera subacquea che segue i nuotatori olimpici). Ha ricevuto tre Academy Awards: Academy Award of Merit (1978), Technical Achievement Award (1999) e Scientific and Engineering Award (2006).
Non tutti sanno che Garrett voleva diventare un musicista e cantante, ma come lui stessò disse in una famosa intervista: << La mia carriera di cantante folk terminò con un incidente stradale (e l’arrivo dei Beatles!) e realizzai allora di non possedere titoli o competenze per ambire a farmi assumere. Così mi ritrovai nella pubblicità e finì che misi su una piccola società cinematografica a Philadelphia >>. Ecco un primo video dimostrativo di Garrett dell’uso della STEADICAM del 1974:
Nell’intervista a Garrett Brown c’è la domanda su come è stato girare le scene di Rocky (1976) e delle famosissima sequenza. La risposta di Garrett, fa entusiasmare: << Rocky inizialmente venne realizzato come un filmetto di second’ordine (appena un camper!) ma facemmo delle riprese incredibili in tutta Philadelphia e il produttore decise di investire più denaro e trasferire la produzione a Los Angeles… il resto è storia. Ricordo di aver avuto la pelle d’oca quando lessi la recensione di Arthur Knight! Dopo le prime proiezioni le persone facevano la fila per vederlo e poi arrivarono gli Oscar come migliore regia e miglior film. Un’ascesa incredibile! >>

Garrett Brown e Silvester Stallone sul set di Rocky (1976) | JLIVE RADIO
Uno dei film in cui l’uso della STEADICAM® raggiunge le vette più alte è Shining di Stanley Kubrick e alla domanda rivolta a Garrett di quanta libertà avesse avuto con Kubrick, ecco la risposta: << Stanley capì immediatamente cosa voleva dalla STEADICAM®. I pavimenti dei suoi vasti set erano troppo accidentati per i carrelli convenzionali. Tentò perfino di utilizzare le sospensioni di un telaio di una Citroën 2 cavalli come camera car, ma, quando arrivai a Borehamwood, fu subito evidente che le inquadrature sovrannaturalmente fluide che aveva in mente si potevano ottenere. Stanley progettava ogni immagine nello stesso modo in cui un coreografo costruisce una danza. Ma i dettagli, la precisione, l’esatta progressione delle immagini, spettavano a me. È stato il mio esame di laurea. Anche 50 take di una determinata ripresa non sono onerosi quando hai una riproduzione a monitor di 4 minuti e, tra una ripresa e l’altra, tre minuti di discussione sulla posizione del “mirino”>>
Altre importanti domande a Garrett, come sia riuscito a inventare la STEADICAM: << Credo che la STEADICAM® sia stata un’autentica rivoluzione, ma il mio intento iniziale era solo quello di trovare il modo di camminare e correre senza far traballare la macchina da presa. Un dilemma che richiese due anni per trovare una soluzione. Dopodiché abbiamo realizzato quello che è diventato un famoso film dimostrativo in 35 mm, visto in tutto il mondo, con dozzine di riprese “impossibili”: nessuno aveva la minima idea di come fossero state realizzate >>.
Garrett Brown, come operatore video con la sua Steadicam, ha realizzato moltissimi film di livello internazionale, oltre a vincere ben tre Academy Awards, ecco la sua filmografia. Vi lascio una documentazione che a mio parere vale oro, su come Garrett Brown racconti tecnicamente la Stadicam, tratto dal libro “Lo Steadicam e il suo uso espressivo nel cinema contemporaneo“ di Roberto Peruzzi. Buono Studio e Buona Lettura.
Info prese anche su: ARTDIGILAND
Giuseppe Peluzzi
Autore e Regista