Presentazione MORDENDO FIABE
Benvenuti nel Mondo di Mordendo Fiabe.
Un viaggio che faremo insieme, a piedi e con le orecchie, perché soltanto se ci fermiamo ad ascoltare ciò che ci circonda, passo dopo passo, ma soprattutto ciò che siamo, allora sì che sarà possibile riuscire a fare “la scelta giusta” per noi e per i nostri figli.
MORDENDO FIABE è un appuntamento radiofonico di educazione alimentare, dedicato ai bambini e ai loro genitori. Mordendo Fiabe non è solo un momento per raccontare fiabe di colorate verdure e di amici che ogni giorno combattono per noi e dentro di noi, a difesa del nostro organismo.
Mordendo Fiabe è soprattutto un appuntamento per noi grandi, che siamo i diretti responsabili delle abitudini e delle scelte alimentari dei nostri figli. Siamo noi che facciamo la spesa, prepariamo la colazione, arrangiamo un pranzo veloce.
Ascolteremo in radio le conoscenze scientifiche di ospiti illustri della medicina, ma ci confronteremo anche con altre personalità della “sana cucina” (qui su JLIVE RADIO) sfatando il mito che “per mangiare bene ci vuole tempo, fatica e denaro.
Con MORDENDO FIABE:
- impareremo ad ascoltare prima di tutto noi stessi
- capiremo quanto sia strettamente connessa la nostra salute al cibo che mangiamo
- riusciremo, in questo viaggio, a diventare consapevoli delle nostre scelte
Come è nata l’idea di creare il format Mordendo Fiabe?
A dire il vero non c è una data precisa, di origine, che ha scaturito il mio interesse verso la conoscenza degli alimenti in relazione alla salute. Non c è stato un evento preciso, una condizione o una conseguenza. Mordendo Fiabe è nato come un istinto materno, un impulso che da sempre sentivo dentro di me.
Se volessi però ripercorrere alcuni incontri o delle simpatiche coincidenze, potrei indicare come il punto di partenza di questo percorso di ricerca e di informazione, delle piacevoli chiacchierate con una cara amica speaker con la quale da sempre, professionalmente, proviamo una reciproca stima l’una dell’altra. È anche grazie a lei, Silvia Ambrosini, che ho trovato lo stimolo di riprendere la mia professione di speaker, dopo alcuni anni di inattività. Ma questa è un’altra storia.
Ancor più forte e decisionale è stato l’incontro con un cuoco della mia città, davvero per nulla profeta in patria propria, ma molto sensibile e riconosciuto fuori dalla sua, nostra, regione.
Ero a Parma per lavoro e decisi di pernottare in un B&B del centro. La proprietaria, una donna gentilissima e molto a modo, gestiva anche un ristorante vegano. Curiosa come sono di sperimentare tutto quello che non conosco, decisi di andare lì così magari una sera avrei provato questi strampalati piatti vegani di cui sono stata sempre diffidente. Arrivata sul posto la signora inizia a registrare i miei dati scoprendo di essere, io, di Montesilvano. Subito sbalordita e felice, mi racconta del suo viaggio programmato con il marito per quell’estate che stava arrivando. Questa volta ero io sbalordita. Com’era possibile che da Parma (città Gastronomica del Gusto riconosciuta dall’Unesco) si avesse così tanto desiderio di trascorrere le vacanze in un mare così distante e nemmeno poi così eccezionale. Lei mi rispose “noi veniamo apposta per un famoso Cuoco di cucina macrobiotica, vogliamo conoscerlo e approfondire la nostra ricerca verso una sana alimentazione!” Tiró fuori un libro con una selezione di cuochi italiani volendomi scrollare di dosso quella mia faccia rimasta a bocca aperta. Parlava di Andrea Santilli e della sua Associazione Culturale. Lui abitava a pochi passi da casa mia e io non lo conoscevo. Di lì al termine del check-in mi misi a parlare con lei e acquistai, nel suo angolo lettura allestito all’interno del ristorante, il mio primo libro che metteva in relazione “cibo e salute”.
Berrino, Il cibo dell’uomo. Curiosa la copertina!
Non un frutto, un piatto o una verdura, la copertina conteneva la foto di due portatori sherpa in un sentiero dell’Himalaya. Uno spaccato di oriente, non per seguirne una filosofia che fosse lontana dalle nostre abitudini, ma un approccio mentale. Essere semplicemente pronti a fare un passo indietro, per poter così fare un passo avanti.
Un modo per ”metterci in guardia” dai meccanismi industrializzati che dimenticano le proprie radici. Le radici sono importanti, l’essenziale è sempre nelle radici, nella Terra.
Capii che una copertina del genere non era lì a caso, ma per i curiosi, per coloro che non vogliono fermarsi a tutto ciò che risulta bello, appetibile e che nasconde indubbiamente un secondo fine che non ci appartiene! Di questo ne parleremo sicuramente nelle puntate di MORDENDO FIABE.
Certo è che MORDENDO FIABE non sarebbe nato se non ci fosse stata la mia passione per la cucina, il mio desiderio di sperimentare ogni nuova esperienza, la mia curiosità nel dover comprendere sempre l’origine di una causa per potermi sentire libera di scegliere, in questo caso lo stato della mia salute e anche il mio umore, in maniera preventiva e non curativa.
Pensate che mi sono laureata in Scienze della Comunicazione, ma avrei voluto anche studiare Medicina. Ma anche questa è un’altra storia o forse con MORDENDO FIABE vorrei poter fare divulgazione, invitando veri esperti e professori, tutti quei messaggi di benessere e salute psico-fisica che la medicina a volte dimentica. La sensibilità unita alla consapevolezza possono definire questo format radiofonico un punto di incontro, una voce che parla a noi stessi per ricordarci quanto sottovalutiamo il ruolo importante del cibo per il nostro corpo, per la nostra mente e per la nostra anima.
E poi, continuo a raccontarmi, così ci conosciamo e spero che io possa così anche definire meglio l’approccio di questo format. La mia professione come Pubblicitaria ogni giorno mi spinge a leggere le etichette degli alimenti che compro nel supermercato, perché non è sempre vero che il prodotto di marca sia quello più affidabile o il prodotto più costoso sia quello di migliore qualità. Eppure nel dubbio, nell’incertezza e spesso nell’ignoranza, siamo spinti ad acquistare il prodotto più costoso e di marca.
Questo meccanismo che plagia e modifica le scelte dei consumatori, personalmente non riesco ad accettarlo soprattutto quando si rivolge ai dubbi delle mamme che vorrebbero solo il meglio per i propri figli. Non lo accetto perchè la salute non è un giocattolo e l’inganno non può diventare, generazione dopo generazione, “la via corretta”.
Inizia così il mio viaggio verso la ricerca di una corretta alimentazione, o meglio dire “consapevole alimentazione”. Perché per autodifesa spesso si ha il timore di mettere in dubbio la propria cultura, le proprie abitudini e le proprie scelte impulsive che crediamo possano nascere con cognizione di causa. Oppure per frenesia facciamo tutto il contrario di tutto e ci lasciamo prendere dalle mode!
Mordendo Fiabe nasce quindi con l’idea di educare non solo alla corretta alimentazione, ma soprattutto a sapersi ascoltare per non mettere a repentaglio la nostra salute dalle infinite abitudini scorrette.
Ne vogliamo elencare qualcuna?
- la colazione con caffè e cornetto (classico, scontato nominarlo come scorretto)
- il latte ancora negli adulti, ma non siamo già grossi e vaccinati?
- l’associazione di alimenti che tra loro non fanno altro che fare a cazzotti: salumi e formaggi e, perchè no? mettiamoci anche un bel bicchiere di vino rosso
- prendiamo l’ascensore per andare allo spogliatoio della palestra
- e si potrebbe continuare all’infinito con le incoerenze
In ogni nuova puntata scopriremo quanto siamo responsabili della nostra salute e quante semplicissime soluzioni preventive possiamo attuare per noi, ma soprattutto per i più piccini!
Con loro, ma anche con voi grandi, solo attraverso la fiaba è possibile fermare il tempo, far riflettere senza terrorismo psicologico, e dialogare in un linguaggio semplice e profondo.
Vi aspetto e poi, mi direte voi quanto sia buono far la colazione con la nostra mascotte “Miglio”.
Speaker: Lidia Di Blasio
In ogni nuova puntata scopriremo quanto siamo responsabili della nostra salute e quante semplicissime soluzioni preventive possiamo attuare per noi, ma soprattutto per i più piccini!
Con loro, ma anche con voi grandi, solo attraverso la fiaba è possibile fermare il tempo, far riflettere senza terrorismo psicologico, e dialogare in un linguaggio semplice e profondo.