Luigi D’Alimonte
20 Agosto 2022
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Luigi D’Alimonte

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MATERIA POETICA del Maestro Luigi D’Alimonte, è leggerezza ed elevazione. Le forme sono morbide e soavi. Quest’opera d’arte sintetizza in modo mirabile la ricerca dell’equilibrio tra pieni e vuoti. E’ un ossimoro. Una morbida pietra. Che si slancia annodandosi ad una asse cartesiano immaginario verso l’alto. Verso l’infinito. La parte superiore ricorda una parte del simbolo dell’infinito che si snoda verso il basso in forma duale in una bidimensionalità energetica. Quest’opera è affascinante. Osservandola da vicino non puoi fare a meno di scrutarla e cercarla di comprenderla nella sua profondità materica. La lavorazione è quella della pietra paglierina della Maiella ed è un’imitazione dell’opera acquisita nel Vittoriale come omaggio al sommo poeta della sua terra natia. Immaginare quest’opera nel Vittoriale ci catapulta ad un’immagine, non solo emozionale, ma viva e dinamica. Il suo svilupparsi verso l’alto con linee morbide e curve crea una dinamicità e una fluidità del movimento in stretta antitesi con l’apparenza staticità e durezza del materiale pietroso. Verso il basso Materia poetica si snoda in concetto bidimensionale apparentemente ancorato alla terra ma che permette di aprire quello snodo cruciale dell’infinito verso il basso, prendere aria e sintetizzarsi in un’identità energica, vitale e contemporanea. In linea con il percorso di trasformazione della pietra della Maiella in materia di ricerca e di innovazione del Maestro D’Alimonte, quest’opera incarna un nuovo linguaggio e un nuovo angolo prospettico per osservare e vivere il territorio e le nostre più profonde radici. Materiale poetico è un’opera d’arte. E’ la ricerca di un equilibrio dinamico tra vuoti e pieni. Tra dinamicità e staticità. Tra radicamento ed elevazione. Perché si slancia verso l’alto anelando al cielo e al contempo si snoda e si espande ariosamente verso il basso in un equilibrio bidimensionale energico e fisico. Materiale poetico è metamorfosi continua. E’ il frutto sapiente e curato delle mani dell’artista D’Alimonte che seguono l’intuizione, l’idea e l’emozione. Lavorare, smussare, stratificare, togliere. Le mani che tolgono e liberano l’anima della materia. Sembra quasi muoversi in un ciclo perenne che non smette mai di fluire. Puoi ascoltare l’infinito che scorre. Vederlo. Toccarlo. Sentirlo. Grazie Maestro Luigi D’Alimonte perché con l’opera Materia poetica ci conduci alle porte di uno slancio vitale ed energetico verso l’alto, con leggerezza, ricerca e intuizione. Quest’opera d’arte e il progetto di ricerca “rinascimento della materia” sintetizzano e fanno espandere, oltre i confini territoriali, l’anima viva della pietra della Maiella offrendo spunti e aneliti di elevazione, in una ricerca costante di equilibri di vuoti e pieni, radicamento ed elevazione, consistenza e leggerezza sotto la luce spirituale di un’autentica metamorfosi.

testo ©Liliana Rullo
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